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L'amore è il vero protagonista di questi due romanzi di Campanile, sempre in bilico tra risata e colpo di scena, tra commedia e catastrofe irreparabile, in un gioco dove la fantasia è sfrenata quanto la logica rigorosa. E così un evento banale, quotidiano, come un matrimonio viene rovesciato e trasformato in qualcos'altro da un autore che si diverte a strappare il velo di normalità da personaggi o situazioni. Se in "Viaggio di nozze in molti", fra scambi coniugali e ironiche scoperte sugli amori giovanili al mare, treni sbagliati e sonori ceffoni, ogni cosa si conclude al meglio, in "Amiamoci in fretta" tutto si svolge nell'arco di ventiquattro ore: un naufragio, una guerra, un'epidemia, varie condanne a morte. E una coppia riesce addirittura a sposarsi e divorziare tre volte consecutive. Un'esilarante galleria di personaggi, storie e situazioni surreali, per ridere e riflettere sul sentimento che più di tutti tocca e turba gli esseri umani.