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Flavio diciotto anni, è uno dei tanti figli belli e infelici di Roma Nord, quella dei quartieri bene e del posto fisso nell'azienda di papà. Un giorno, mentre cerca di entrare senza biglietto allo stadio, viene notato dalla sicurezza e inseguito tra la folla. Flavio si salva grazie all'aiuto di uno strano gruppo di ultras con le magliette degli Zetazeroalfa, che gli fa da scudo come fosse una grande tartaruga. In mezzo a loro un volto conosciuto: l'ha già visto davanti a scuola, ma quella volta c'era quasi scappata la rissa. Adesso invece Giorgio, bruno e massiccio, figlio della Roma popolare, lo accoglie nel suo mondo, quello di una comunità che vive in un palazzo occupato all'Esquilino. "CasaPound" c'è scritto sulla facciata: è il cuore nero della capitale. Ecco la casa che Flavio cercava, ecco gli amici da sempre desiderati, e la felicità. Nei mesi successivi lui e Giorgio diventeranno carismatici militanti del Blocco Studentesco, l'organizzazione studentesca di CasaPound, e scopriranno la gioia di sentirsi fratelli, uniti nel medesimo destino, nelle lotte politiche e di strada. Fino alla notte in cui Giorgio viene arrestato: ha dato una coltellata a un pusher, dicono. Ma il suo avvocato difensore, conoscendo bene la realtà di CasaPound, sa che la verità è un'altra. Il romanzo racconta l'epica quotidiana di quelli che si definiscono i "fascisti del Terzo Millennio", un'officina sociale che ha radici in tutta Italia e mette in dubbio molte delle nostre certezze.