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In un'Europa che, con le sue dinamiche decisionali e le sue "fatiche" istituzionali, mostra i limiti della sua capacità di azione, il tema del federalismo e dell'integrazione è tornato alla ribalta. La crisi di questi ultimi anni ha accentuato le difficoltà di un governo europeo per l'intera Unione, mostrando l'urgenza di coniugare disciplina fiscale e sviluppo con l'architettura istituzionale dell'Eurozona e dell'Unione europea. In questo quadro il ruolo degli enti locali non solo non può essere dimenticato, ma risulta ancora più necessario per costruire i nuovi assetti istituzionali in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini europei. Il dibattito sulla prospettiva della futura struttura dell'Ue è più che mai aperto. Il volume, riedizione aggiornata e corredata di una nuova introduzione, utilizzando materiale archivistico estremamente ricco e di prima mano, registra la presenza e l'azione degli enti decentrati nel processo d'unificazione europeo. La ricerca ha inteso documentare la storia delle diverse correnti di pensiero che hanno colto la crisi della sovranità dello Stato nazionale e proposto soluzioni prima sul piano teorico e poi su quello politico. Ricostruendo puntualmente l'intreccio dell'azione del Conseil des Communes et Régions d'Europe con quella dei governi, movimenti e personalità, si è delineata la genesi dei rapporti fra il movimento delle autonomie locali e la storia dell'integrazione europea. Prefazione di Valéry Giscard d'Estaing.