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Il 27 gennaio 1945 i primi soldati sovietici entrarono ad Auschwitz: oggi quella data, scelta come "giorno della memoria" in Italia, è il simbolo del genocidio ebraico, un evento che s'è installato quale momento-cardine nella coscienza contemporanea. Ma ciò è accaduto lentamente; in realtà il genocidio ebraico è passato pressoché inosservato nella cultura occidentale. Di questo accecamento (di cui, come è mostrato in questo libro, sono emblematiche le "Riflessioni sulla questione ebraica" di Sartre), sono stati gli intellettuali ebrei esuli o reduci dai campi a "pensare ad Auschwitz" per primi.