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Durante una vacanza estiva alcuni amici chiedono a Luc Ferry di raccontare la storia della filosofia a loro e soprattutto ai loro figli. La richiesta impone a Ferry di andare direttamente al cuore dei problemi, con la massima chiarezza ma senza semplificazioni. È una sorta di seminario, che si prolunga in quelle sere d'estate e che poi prende forma in un libro. Nel suo percorso, Ferry evidenzia i cinque grandi momenti della storia del pensiero umano: l'antica Grecia, da Socrate allo stoicismo; la vittoria del cristianesimo sulla filosofia antica; l'umanesimo e la nascita della modernità; Friedrich Nietzsche e l'avvento del postmoderno; il decostruzionismo e il pensiero contemporaneo. Nel contempo, questa amichevole sfida impone di rispondere alla domanda fondamentale: perché dobbiamo studiare la filosofia? Perché, risponde Ferry, senza di essa non possiamo capire il mondo in cui viviamo. Anche se non ne siamo consapevoli, tutti i nostri pensieri, le nostre convinzioni, i nostri valori fanno parte delle grandi visioni del mondo alle quali la filosofia ha dato forma, in una riflessione che prosegue da secoli. I capolavori dei filosofi possono arricchire le nostre esistenze e ci aiutano a vivere con maggiore libertà. Ferry riesce a trasmettere al lettore meno preparato il senso profondo delle concezioni filosofiche che hanno segnato la storia del pensiero: la filosofia perde le sue pieghe oscure e il suo aspetto minaccioso.