Tab Article
La corsa è un teatro del corpo, soprattutto quando è praticata senza agonismo, con un piacere che riscatta solo in parte grandi fatiche e sofferenze. Richiede maniacalità e rigorosa disciplina, l'incessante auscultazione del proprio corpo. Il libro di Roberto Weber è una riflessione sulle motivazioni che spingono lui e molti come lui a praticare questo sport, ed è anche un modo per raccontare l'Italia degli ultimi decenni, con l'aumentare del numero di donne che praticano jogging amatoriale o che entrano nel mondo nell'atletica leggera. Infine, è un'occasione per raccontare una galleria di piccoli e grandi eroi: i corridori noti e soprattutto quelli meno noti, chi pur fumando vinceva, chi sembrava non correre ma distanziava ogni antagonista.