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È notte e Mario Rebbia, detto Mariolino il Corto, fugge per le strade di Torino. L'inseguimento si conclude con la sua morte per mano di un cacciatore Aashdrak'eer di nome Reziel che si ciba delle sue carni e del suo sangue. Gli Aashdrak'eer sono i predatori degli uomini e con essi convivono, protetti dall'anonimato. Si dividono in cacciatori, guaritori, vivandieri, moderatori e connettori. La comunità vive all'interno della Domus, sotto il comando del sommo patriarca Kuna e dei saggi Heres, Glonte e Shimizar. Quando una preda viene trovata sventrata all'ingresso di una fornace in disuso, Kuna proclama il divieto di cacciare e nutrirsi. Il divieto cesserà non appena sarà consegnato il colpevole che ha messo a repentaglio il benessere della comunità. Nonostante l'indole violenta, Reziel accetta l'imposizione del patriarca e, per distrarsi, si reca in un locale con gli amici e compagni, Verena, Kloom e Yurelai. Intanto Odister e Child, gli altri membri della squadra, si imbattono in Keraka, un Aashdrak'eer dall'aspetto primitivo che non appartiene alla comunità di Torino. L'intruso, a dispetto del divieto, ha già ucciso due umani...