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Il 1922 non è soltanto l'anno della Marcia su Roma, cioè della conquista del potere del fascismo. È anche l'anno in cui le altre forze giocano le loro ultime carte per combattere il fascismo. Giolitti tenta di fare di Mussolini uno strumento per il suo ritorno al Governo. Le sinistre oppongono agli squadristi gli "arditi del popolo" e quindi, con lo sciopero "legalitario", chiamano a raccolta il popolo che non risponde. D'Annunzio dimostra di non aver paura delle contraddizioni. Ci sono, poi, la Monarchia, il Vaticano e l'Esercito. Tutto ciò è il 1922, anno cruciale per l'Italia, e protagonista di questo libro che segue giorno per giorno quegli avvenimenti e pedina quasi i personaggi che ne furono alle origini, da Mussolini a Vittorio Emanuele III, da Giolitti a Grandi, Pio XI, Facta, Farinacci, Balbo, ecc., offrendo la più documentata e minuziosa storia della fine dello Stato liberale e della nascita di quello fascista.