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Signora Meraviglia è la traduzione letterale del nome di "Wosero Dinqnesh", una maestra di magie che a Mogadiscio praticava l'infibulazione e curava le possessioni demoniache: tagliava via il "superfluo" e addomesticava ciò che era considerato pericoloso, restituendo alle donne un'identità socialmente accettata. La nonna Abebech, rapita da un ascaro somalo al seguito di un contingente italiano nella guerra coloniale in Etiopia, si trasferisce forzatamente nella vicina Somalia dove fonda la sua famiglia. Anni dopo, la donna, cogliendo i segnali del pericoloso cambiamento in atto all'indomani della Rivoluzione nazional-socialista somala, chiederà aiuto alla Signora Meraviglia per ritrovare la forza di lasciare Mogadiscio e cambiare nuovamente la sua vita e quella dei suoi familiari. Ma la Signora Meraviglia, nei capitoli in cui la storia si svolge in Italia, si svela anche come nome-metafora dell'agognata Cittadinanza Italiana...