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Morganti Editori ha realizzato Sgorloniana, la collana interamente dedicata a Carlo Sgorlon. Inizialmente si compone di 21 titoli, 13 dei quali sono inediti (in Italia e nel mondo). 'Nel segno del fuoco' è il titolo capofila, scritto da Carlo Sgorlon fra il 1975 e il 1979 in memoria della vita di Pier Paolo Pasolini. Sgorlon esce dal cliché di scrittore epico e mite per dimostrare il suo grande talento di narratore. "Nel segno del fuoco" è il romanzo di Sgorlon ispirato alla vita di Pier Paolo Pasolini. Inutile cercarne la puntuale biografia, bisogna invece avvicinarsi alla storia con la chiave di lettura coerente con la narrativa esistenzialista di Sgorlon: i fatti reali a un certo punto lasciano il posto alle trasformazioni operate per raccontare l'interiorità dell'Uomo e condividerne la visione del mondo. Trasferitosi a Roma dal paese natìo friulano, Oreste (Pasolini), scrittore e commediografo viene tormentato dal senso di colpa per la morte del padre e l'amore viscerale per la madre. La focosa smania di vivere, messa in atto per vincere la colpa, lo spingono a cercare riparo fra la povera gioventù borgatara e fra le braccia della generosa prostituta Nives, che ad un tratto scompare. Durante la ricerca della donna, incontra l'adolescente Rinaldo e sua madre. Lo scorrere del tempo non solo segna il corpo di Oreste, ma ne ferisce ancor più l'anima con l'ossessione della morte. Una sera, incapace di reggere i fantasmi che lo perseguitano e premeditando la propria fine, invece di fuggire ne cerca gli agenti. Li troverà nei vicoli bui di una borgata. Il destino ha però in serbo per Oreste, tragico eroe di una vita spesa nel rimorso, una seconda occasione.