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La complicata adesione alla "questione nazionale" per i comunisti tedeschi rappresentò un elemento di debolezza nei confronti dell'aggressività del nazismo durante la Repubblica di Weimar. I residui intellettuali del luxemburghismo nella polemica sulla nazione con Lenin non permisero al Partito Comunista di riconoscere pienamente nella "questione nazionale" un elemento dirimente della politica del primo dopoguerra. Furono tre i momenti in cui il movimento comunista tedesco abbracciò le sorti della nazione, quando cioè emersero gli "eretici" Heinrich Laufenberg e Fritz Wolffheim, quando Karl Radek e il Comintern patrocinarono l'effimera "Linea Schlageter" e quando il Comitato Centrale affrontò il crescente nazismo appoggiando le rivendicazioni nazionali dei tedeschi. Queste problematiche si riverbereranno anche durante la resistenza al nazismo e nella complicata eredità dell'identità nazionale, dibattuta tra riunificazione e orgoglio dell'unico stato socialista tedesco della storia, della DDR.