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L'Eccidio di Canneto Sabino troppo a lungo è passato inosservato agli storici e rimosso dalla memoria popolare. Solo nel 2004 è stata posta, sulla piazza del paese, una lapide a ricordo delle vittime e nel 2007 un cippo sul luogo della strage.Partendo da una descrizione del territorio e del clima storico dell'epoca, il "Biennio rosso", il libro ricostruisce, grazie a un'ampia documentazione e fonti orali dirette, la tragica vicenda accaduta il 10 dicembre 1920 in un piccolo borgo agricolo della Sabina, Canneto (Fara Sabina). Qui, durante uno sciopero di braccianti, i reali carabinieri, probabilmente sobillati dai proprietari terrieri, sparano sulla folla. I militi responsabili saranno sottoposti a un breve e alquanto intrigante iter giudiziario. Emozionanti le narrazioni, integralmente riportate, dei testimoni oculari dell'evento, le ultime e uniche voci che la memoria storica ci ha consegnato. Una ricca rassegna di foto d'epoca completa il testo mostrando immagini di vita quotidiana, di quei padroni e di quei contadini, in quell'angolo di Sabina nei primi decenni del Novecento.