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Il protagonista di questo racconto autobiografico, un maratoneta, è colto di sorpresa da una domanda: "quanti chilometri?". Apparentemente la risposta è semplice, la maratona è 42 km e 195 metri. Questa volta però non trova la risposta giusta, passano i secondi, osserva la domanda da diversi punti di vista e perde le sue certezze. Così inizia un viaggio attraverso le emozioni vissute in quasi vent'anni di gare a cui ha partecipato, iniziando con una corsa di 15 km, fino ad arrivare alla distanza più affascinante, la 100 km del Passatore. Tutto sembra procedere bene, nonostante i suoi cinquant'anni vive un momento di forma fisica eccellente fino al 3 marzo 2020. Ora inizia la gara più importante per lui, ha appena incontrato un mostro invisibile, il Covid19 e la sua vita viene stravolta. La salute peggiora velocemente, le sue condizioni sono ormai precarie. In quei giorni passati in coma indotto, intubato, tracheotomizzato, vive incubi incredibilmente reali che lasciano in lui un segno profondo e indelebile; in sogno affronta più di una volta la morte, l'uomo nero con la falce. Per resistergli inizia a correre, quello che sa far meglio, ma viene raggiunto e colpito, rimane in terra ferito, ormai a un passo dal confine. Il giustiziere è sadico, ma grazie alla sua tenacia riesce a sconfiggerlo e improvvisamente si alza e ricomincia a correre. Al risveglio inizia una nuova sfida. La vita ci propone sfide affascinanti o sfide drammatiche, sta a noi cercare di viverle traendone sempre un buon insegnamento, affrontando i problemi senza farsi sopraffare. Corri Luigi, corri.