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Tutto, nella poesia di Alfredo Alessio Conti, le figure, le cose, le situazioni, i paesaggi; tutto batte secondo l'intimo pulsare cristiano di una materia che è anche psiche, riscatto, sublimazione, amore. Sono versi nei quali dominano l'abbandono fiducioso al destino, nell'attesa "della nuova rinascita", e l'attenzione religiosa, dichiarata con voce di mistico, alla natura. Sprigiona da queste pagine una poesia come luce segreta che dalle cose rimbalza improvvisa verso la decifrazione possibile del mistero e come ansia che punta zigzagante a doppiare la meta della condizione incognita. L'attesa ("questa venuta che non arriva mai") si trascrive talvolta in invocazione, qualche altra in stupore o nell'incertezza, si accende di un fuoco che fa rivivere sulla pagina l'avventura dell'uomo nella sua tormentata vicenda terrena. "Che ne sarà / di noi" si chiede a un certo punto l'autore e quell'interrogativo in sospeso ha una pregnanza coinvolgente.