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"...la vita pulsa anche quando lo scirocco freddoso sferza le strade e in giro non si vedono più nemmeno i cani randagi." I dodici racconti che compongono questa raccolta si susseguono evidenziando il malessere quotidiano, celato da un'apparente normalità, che provoca il disagio del vivere. La rassegnazione che imprigiona i personaggi in una realtà inaccettabile si fa scintilla e trova le vie più diverse per liberarsi. Un cappello parlante, una statua di cui innamorarsi, uno scontrino dimenticato: sono questi gli elementi capaci di capovolgere improvvisamente la prospettiva, che Valeria Micale ci narra in una prosa lucida in cui l'elemento umoristico, a tratti sconfinante nel grottesco, non è mai scisso da umana compassione, in un crescendo di suggestioni che disvela una realtà irriducibile, spesso brutale. È questo il corto-circuito, il rimedio che, con un colpo di scena, rivela l'assurdo e provoca il lettore con le sorprese che ogni protagonista riserva.