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«Nella raccolta si sperimenta la poesia come dialogo col tempo, con i vivi che sono lontani e con i cari che non ci sono più ma ancora riescono a parlarci, soprattutto nel momento liminare tra la notte e il giorno, quando l'incessante scorrere del tempo sembra interrompersi e il dialogo con chi non è più con noi può riprendere, con voce amica, simile a un bacio, come nei sogni degli antichi.» (Dalla prefazione di Massimo Palermo)