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L'ottimismo nel diverso mondo di chi non vede: la autrice ci racconta le difficoltà del mondo arduo della disabilità, e in particolare le barriere causate dalla cecità o dalla grave ipovedenza, inimmaginabili per i "normovedenti". La malattia non è un ostacolo, ma un modo per penetrare ancora più in profondità nell'altro ed ascoltarlo. Alessandra Funari ci fa comprendere la forza straordinaria di una giovane che decide di emergere dalla tempesta improvvisa che il destino le ha riservato. Grazie alla musica, nulla è perduto. Un'autobiografia che intreccia amore e dolore, e mette in luce il potere della musica, che è passione intensa ma, allo stesso tempo, può diventare strumento per guarire le ferite dell'anima. Ad accompagnare la protagonista c'è la eredità di una frase della nonna: "Non smettere mai di seguire i tuoi sogni". Un racconto dove, nonostante le sofferenze, brilla la conquista della felicità.