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Attraverso una passeggiata suddivisa in sei tappe che si dispiega da Santo Spirito a Torre a Mare, vengono narrati edifici, porti, torri, moli, lame, oasi naturalistiche e spiagge che si trovano lungo i 58,9 chilometri di litorale barese. Luoghi che "profumano" di alghe e posidonia, di antiche leggende, di vecchi mestieri, di pesci e pescatori, di venti e di cultura. I capitoli, corredati da numerose fotografie, traggono spunto da 96 pezzi della testata giornalistica Barinedita firmati da 36 diversi collaboratori, anche se l'opera non rappresenta una mera raccolta di articoli, ma un vero e proprio racconto che si pone l'obiettivo di guidare il lettore alla scoperta dello skyline cittadino. Il volume vuole in più porre l'attenzione sul legame viscerale tra Bari e "l'acqua salata". Un rapporto però complicato. Tra "barriere architettoniche" e discusse scelte urbanistiche, il capoluogo pugliese nel secolo scorso ha infatti perso un po' il contatto con l'Adriatico, che si è allontanato pian piano dai baresi. Queste pagine si fondano quindi su una speranza: che il mare possa essere un giorno "restituito", almeno in parte, alla sua città.