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Questo saggio critico si propone di indagare gli aspetti linguistici, letterari e culturali più significativi della raccolta poetica di William Butler Yeats 'The Tower' (1928), partendo dallo studio e dall'analisi di quattro simboli che, in modo diverso ed esclusivo, assumono nelle poesie un ruolo rilevante, ovvero la Torre, il Cigno, la Luna e l'Unicorno. Il linguaggio polisemico, d'ispirazione blakiana, con cui Yeats crea certe immagini visionarie in 'The Tower', originali, innovative, ma spesso anche complesse, viene esaminato sia in relazione alla matrice pittorica e figurativa, che gli deriva dalle prime esperienze giovanili fatte e dall'influenza del padre (affiliato al gruppo dei Preraffaelliti), sia in relazione alla formazione esoterica e alle esperienze maturate negli anni della senilità. Il saggio si propone di valorizzare la complessità del pensiero yeatsiano, la ricchezza della sua poetica, di mettere in luce parte della storia e della cultura del suo paese, di cui le poesie veicolano immagini e visioni in frammenti sparsi