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"Berta Cáceres non è né mito né leggenda. È una donna che ha trasgredito molti confini, nei quali si vogliono rinchiudere i progetti libertari. Rivoluzionaria fin da ragazzina, quasi da bambina, maestra, madre di tre figlie e un figlio, amica affettuosa, figlia, sorella, zia, cugina, compagna, internazionalista, guerriera del popolo Lenca, pedagogista dell'esempio, custode della natura, dei fiumi, dei boschi, della biodiversità, della cultura e della spiritualità, attivista antimilitarista, appassionata delle rivoluzioni di paesi come Cuba, Venezuela, Vietnam, Palestina, Kurdistan, dell'esperienza zapatista, dell'eroica lotta del popolo colombiano, del popolo salvadoregno, educatrice popolare, comunicatrice, lettrice instancabile, femminista negli atti e nel pensiero, leader della resistenza al colpo di stato, promotrice della Rifondazione dell'Honduras". Il testo, curato dalla giornalista e attivista argentina Claudia Korol, raccoglie gli interventi e i dialoghi della leader indigena, brutalmente uccisa nel marzo 2016, e di molte compagne di lotta. Per tramandare e mettere in circolo la sua importante eredità politica, come un seme che germoglia e si moltiplica.