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Ristampa anastatica di due preziose opere di Mons. Luigi Cortesi, assistente diocesano dell'A.S.C.I. dal 1945 al 1955, due volumetti che al tempo hanno fatto il giro dell'Italia educando migliaia di scouts. Con questa ristampa mons. Umberto Midali vuol fare memoria anche di mons. Andrea Ghetti (detto Baden 1912-1980) importante punto riferimento dello Scoutismo italiano. Nel primo quaderno, don Gino coglie gli "elementi distintivi... che definiscono lo Scoutismo e lo differenziano da ogni altro movimento educativo...; la caratteristica differenziale... consiste in una particolare prospettiva dei fini prossimi, o dei mezzi, che lo Scoutismo si prefigge di conseguire e di mettere in atto... non sviluppi parziali della realtà umana..., ma un ideale di vita cristiana integrale, totale... attraverso lo sviluppo della realtà umana in tutte le sue dimensioni... Il Cattolicesimo, assumendo lo Scoutismo internazionale, lo ha elevato alla dignità di pedagogia cristiana completa...: scout campione di tutte le virtù naturali e soprannaturali..., in continua conversazione con Dio..., in nostalgia appassionata di Dio..., alla ricerca dell'Infinito e della Città celeste. Inoltre, il Professore traccia le linee fondamentali per una teologia dello Scoutismo e giunge a concludere che: A) È teologicamente legittimata l'educazione scout..., e una santità scout...; B) tale santità è quella specifica dei laici...; C) la santità scout ha valore di apostolato cristiano..., vocazione propria dei laici fedeli...13; D) lo Scoutismo è in sintonia con le più sane aspirazioni della società moderna..., ed è chiamato a diventare una potenza nel rinnovamento cristiano dell'umanità; infine, il Professore si commiata affermando che: "Lo Scoutismo è cosa grande e seria". Nel secondo quaderno, l'Assistente scout parla di "integralità della formazione che sogna di fare dell'uomo un capolavoro sia della natura, sia della grazia", del fine e del metodo, del modo, o stile spirituale, del tono "pneumatico"; illustra i caratteri, cioè le coordinate psicologiche e religiose di una vera spiritualità: intimità amorosa dell'impegno...; generosità verso il più e il "meglio"...; gioia tormentosa, o tormento gaudioso di tutto ciò che manca al trionfo di Dio in noi e nel mondo. Passando ad argomentare circa la giustificazione teologica e il valore evangelico della spiritualità scout, afferma il principio centrale della dignità del fedele, figlio di Dio..., ed elenca le figure conseguenti: fratello di Gesù..., coerede con lui e con i fratelli..., collaboratore corresponsabile della Trinità... nella costruzione della civiltà cristiana, della Chiesa, e della città celeste...; punto che viene chiarito ulteriormente: ordine naturale e ordine soprannaturale...: collaborazione universale, necessaria con Dio...; Gerarchia e laicato nell'apostolato...; apostolato dell'A.C....; sacerdozio universale...; servizio scout...; approfondimento: spiritualità cristiana del figlio e collaboratore di Dio...: A) primato dell'amore e interiorità amorosa dell'impegno religioso morale...; B) enerosità...; C) Gioia e tormento...; obiezioni pratiche e discussioni; Quietismo, meccanicismo spirituale... = considerazioni polemiche...: Conclusioni: 1) Esiste una spiritualità scoutistica...; 2) è solidale con genuini principi teologici..., perciò è valore autenticamente cristiano...; 3) è originale rispetto al mondo protestante...; 4) lo stile scoutistico è benedetta reazione... al fatalismo, al pessimismo, al quietismo morale, al meccanicismo nella vita spirituale, e all'utilitarismo spirituale...; 5) è una missione da compiere nel mondo. Oltre ai punti fondamentali che costantemente emergeranno e saranno sviluppati durante i lunghi anni del suo insegnamento, mi piace evidenziare il tema molto caro al Professore della teoria - ansia del "meglio" nel contesto della collaborazione - servizio e che era in sintonia con le parole - maestre: "Servire"; "P...