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Dicembre 1861: il primo inverno del Regno d'Italia si apre con una gelida prospettiva per il personale dei Regi Educandati di Napoli. Si dovrà giurare fedeltà e obbedienza a Vittorio Emanuele II, pena l'espulsione. Un'opera di epurazione che potrebbe generare pericolose ripercussioni politiche e per la quale il Ministro dell'Istruzione, Francesco De Sanctis, confida nell'abilità di Luigi Settembrini che presiede il Consiglio direttivo degli educandati.Accade, però, che un nutrito gruppo di istitutrici residenti, cosiddette maestrine, pensa di opporre un rifiuto, pur nella consapevolezza che in gioco ci sono il posto di lavoro e l'abitazione. Un clamoroso gesto che attira una spietata ostilità, giacché testimonia il dissenso nei confronti di un regime usurpatore e repressivo, al quale quelle donne coraggiose non hanno alcuna intenzione di offrire la loro fedeltà incondizionata. Un romanzo ispirato ad una storia vera nella Napoli capitale appena detronizzata, che mostra la propria grandezza attraverso sincere e coerenti educatrici, il cui spirito di sacrificio brilla come affermazione di identità e libertà.