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C'è un'Italia che la geografia politica e amministrativa ignora, un'Italia di piccole patrie - anzi màtrie, come la lingua-madre e la terra-madre - subregioni, terre identitarie, bioregioni, case comuni, nicchie linguistiche, luoghi omogenei per ambiente o per storia o per cultura, talvolta grandi come piccole regioni, talvolta piccole come lo spazio che lo sguardo può abbracciare da un campanile; c'è un'Italia dove prossimità e vicinato forse vogliono dire qualcosa e il locale è un contenitore di cultura; c'è un'Italia fatta di molte terre, più grandi dei comuni meno dei territorio amministrativi, multicolore come l'abito di Arlecchino dove, però, nessun rombo è uguale agli altri; un'Italia che tutti conoscono e qui viene rappresentata.