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Nella seconda metà del Settecento molte facoltose famiglie dell'entroterra ionico-etneo, incoraggiate da un trend economico favorevole, si spostarono nella marina di Mascali (Riposto) potenziando quest'area costiera già forte di rilevanti capacità produttive e naturale sbocco verso i mercati esteri delle derrate prodotte nei paesi pedemontani. Iniziò l'ascesa dei Fiamingo, gabelloti di Macchia di Giarre, dei Pasini, commercianti di Riomaggiore (La Spezia); dei Fragalà, possidenti di Trecastagni; dei De Salvo, provenienti da Gaggi; dei Foti e dei Leva, nativi di Messina; dei Grasso, autoctoni di Torre Archirafi ecc. Essi costruirono una rete commerciale che consentiva di acquistare, vendere e trasportare mercanzie da un porto all'altro del Mediterraneo, avvalendosi di un' organizzazione composta da loro dipendenti. Quasi tutto l'Ottocento vide prosperare questa ridente plaga.