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Anna ricerca affinità e dialogo profondo con gli amori che incontra: amori perfetti, amori sublimi, amori dolcissimi, amori inespressi, amori, odori, distanze, a volte incolmabili, dialoghi muti, illusioni e disillusioni, incanti e disincanti. E ancora l'incantevole tristezza della delusione, i fallimenti incontrati, vissuti lungo il cammino, spesso in salita, ma sempre intriso di bellezza, incanto e stupore; la consapevolezza del valore di sé, a volte sprecato tra incomprensioni e sospiri. Un senso di commozione accompagna il lettore, quel sentimento che fa congiungere le mani in preghiera, inchinandosi in rispettoso silenzio e ascolto di tutte le sfumature di gioia e dolore che sopraggiungono. Dolore da cui Anna sa sempre incantevolmente uscire danzando, per risollevarsi, ancora e ancora, e trarre forza di continuo dalla sua essenza. Poesia nella poesia il suo sognare a occhi aperti una figlia mai nata, descritta come la "più luminosa dell'ultima stella", con quel vivido desiderio di complicità che forse solo tra donne si può creare. E ancora, toccante la sua lotta nell'affrontare la nobile sfida di crescere un figlio nello spettro autistico con forza e dignità.