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Il titolo può destare qualche perplessità: "Pelle di Paura - Rosso di Violenza", ma risponde, secondo l'autrice, al tema trattato: femminicidio, inteso nel suo significato più ampio, senza arrivare ad uccisione di donne perché femmine. Il testo si compone di tre settori: Introduzione, Prima Parte, Seconda Parte. L'Introduzione - cui segue un'abbastanza corposa Bibliografia aggiornata fino all'ultimo libro di Murgia e Tagliaferri con la loro trovata dello "schwa", suggerito dalla sociolinguista Vera Gheno - ha lo scopo di chiarire, se ce ne fosse bisogno, il significato, l'origine storica del termine, con relative citazioni di donne e uomini di scienze, lettere, psicologia, cultura che hanno trattato l'argomento. La prima Parte entra rapidamente nell'intreccio del racconto con personaggi e situazioni di fantasia. La protagonista viene colta nella sua vita segnata da violenze psicologiche e fisiche. La Seconda Parte segue la stessa protagonista, con altre donne, in una "Casa Protetta". Il tutto è narrato non in sequenze cronologiche, ma nell'insieme del succedersi degli eventi: il presente, il passato che torna ed il finale "aperto", secondo la predilezione dell'autrice.