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Quali connotati essenziali hanno definito l'identità della Repubblica Sociale Italiana? Quali sono state le motivazioni dell'adesione al fascismo repubblicano e le modalità della militanza salotina? Cos'è rimasto dell'esperienza della RSI nella società e nelle strutture dell'Italia postbellica? Su quali presupposti si fondano la vulgata assolutoria del 'ragazzo di Salò' e i ricorrenti tentativi di rivalutazione del fascismo, del 1943-45? Il delegato alle ricerche storiche dell'Accademia Bonifaciana, studioso e ricercatore appassionato Cav. Fabrizio Cacciatori, ha voluto rispondere a questi quesiti attraverso la stesura di questo saggio, che stampiamo, senza alcuna pretesa di completezza, cercando di dare un riscontro alle questioni illustrate, ponendo come partenza la testimonianza di Fernando Caciolo e del suo concittadino di avventura Mariano Renzetti, che si arruolano a Salò con una forte motivazione ideologica. Il repentino e inatteso crollo del fascismo rappresenta per il giovane Fernando - che si è autodefinito "l'ultimo Aquilotto di Mussolini" - la fine di un ordine che gli educatori gli avevano prospettato come un modello indiscutibile e senza alternative.