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Il corpo umano è in condizione di benessere quando si disperde, senza sforzo, una quantità di calore pari alla quantità prodotta dalle sue funzioni vitali, unitamente all'attività fisica svolta ad un dato momento. Quando l'organismo è artificialmente obbligato ad aumentare i meccanismi che producono e disperdono il calore, lo stress che ne deriva porta disagio, influendo negativamente sulle performatività dell'individuo. La temperatura più importante per il comfort termico è quella detta temperatura operativa, che tiene conto sia della temperatura dell'aria che della temperatura radiante, o le due letture che determinano la quantità di calore scambiato dal corpo umano per convezione e radiazione. Anche l'umidità relativa, insieme alla pressione dell'aria e alla velocità esercitano una notevole influenza, governando la dispersione che si verifica attraverso l'evaporazione che accompagna la respirazione e la traspirazione. In realtà sarebbe più corretto parlare di condizioni termoigrometriche relative alle temperature, anche se in questo studio il focus sarà centrato sul calore.