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La crisi libica, la questione turca, il pericolo jihadista. Ma soprattutto le incertezze dell'Europa e dell'Italia, che ci hanno perso la loro centralità nel Mediterraneo. Un naufragio geopolitico come risultato di una serie di dinamiche che il Vecchio continente non è stato in grado né di comprendere né, tantomeno, di dominare: dalle distorsioni della lotta al terrorismo dopo l'11 settembre ai conflitti in Iraq e Libano, dalle primavere arabe ai conflitti in Siria e Libia, fino all'implosione dell'Africa Sub-sahariana e alla pressione migratoria incontrollata. Abbandonato a se stesso il Mediterraneo è divenuto un mare globale attraversato da guerre per procura, in cui le crisi locali sono solo la spia di un processo di redistribuzione del potere.