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Pier Paolo Pasolini può essere considerato a tutti gli effetti uno dei più grandi pensatori del Novecento. Attraverso il racconto della sua vita, dal fascismo agli anni Settanta, questo libro ne tratteggia la figura "eretica", analizzandone opere e riflessioni sulle trasformazioni nella società e nella politica italiana. Emerge così la figura di intellettuale libero e indipendente che, con estrema passione e lucidità, seppur in tutte le sue contraddizioni, è stato un meraviglioso interprete della propria epoca. Uno spirito critico talmente lucido e profetico da risultare anche oggi sorprendentemente attuale.