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E sono nuvole maldestre, come annunciato dal titolo della silloge di poesie vincitrice del Premio Scriptura edizione 2021. Maldestre, perché ... improvvise, svelte, malate, ubriache, disgraziate, pigre, inascoltate, monelle ..., come maldestri sanno essere i pensieri, incapaci di sovvenire senza accavallarsi, darsi ingombro a vicenda e sembrano farti sfuggire la vita di mano, perché sei altrove con la mente e solo i sensi ti vengono in soccorso a darti la dimensione delle cose, del tempo, degli avvenimenti. Investito da un turbinio di sensazioni, il verso inciampa nella percezione di accorate riflessioni intrappolate in preziosi artifici, ma c'è una voce che dichiara sapere quello che non è dato conoscere, racconta e svela, inseguendosi nella profondità di echi inascoltati.... Transitiamo come nuvole, ma il cielo che attraversiamo ci appronta un'esistenza macchiata di fughe, d'addii, di paure che ci fa dono di sogni, ma quelli più faticosi, che non si desidera.... E di tante nuvole, in cui ci si è imbattuti, cosa ci rimarrà, infine? "Chi passa di qui ha con sé un brandello di nuvole" (dalla prefazione di Anna Bruno)