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«Al centro della poesia di Vincenzo Maria Monda si staglia la figura del viaggiatore, del pellegrino, del viandante, del navigatore. [...] Il suo alto sentire si stempera in un ripiegamento intimo e liricamente struggente, un sogno fuggente, un rimpianto cocente, un amore che "suda acre salsedine", un sentimento intenso e doloroso, abbandonato come le ali stanche di un airone che si staccano dal cuore. [...] Nelle due raccolte qui pubblicate, "Stagioni ferraresi" e "L'anno del viandante", emerge chiaramente che Monda esprime nella poesia la totalità della sua visione del mondo, attraverso una cifra stilistica raffinata, classica ed elegante. La sua lingua poetica mantiene uno scarto rispetto alla lingua comune, sottolineando l'universalità senza tempo della parola lirica» (dalla prefazione di Elena Bastelli).