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Per quali ragioni Ferrara è veramente Metafisica? Nella prima guerra mondiale Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Filippo de Pisis e Mario Pozzati erano artisti-soldati "imboscati" a Ferrara. Per loro questo periodo fu esaltante, ma nello stesso tempo frustrante. La pittura e la letteratura metafisica, infatti, non riuscivano ad avere successo in città, a differenza di quello che molti continuano a credere tuttora. L'autore propone alcune pagine della loro letteratura metafisica, che, maggiormente ricca di semanticità rispetto ai quadri, può far comprendere meglio il complesso binomio tra Ferrara e questa corrente di pensiero. Un saggio di divulgazione scientifica, che però non rinuncia a essere anche uno "stradario" per accompagnare lettori e turisti nel Ghetto e nell'Addizione Erculea. Buona lettura e buona passeggiata, quindi, alla scoperta di Ferrara Metafisica, la città dalle cento - o, secondo un noto psichiatra dell'epoca, addirittura mille - meraviglie. Una città dalle "lussurie geometriche" brulicante di soldati, di bordelli e di enigmi, misteriosi nonché fatali, da interpretare.