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L'immaginazione e la penna del poeta non si fermano mai, nemmeno durante la "reclusione" dovuta alla pandemia. Ecco che ogni piccolo particolare, oggetti presenti in casa, le piante osservate durante una boccata d'aria, diventano fonte d'ispirazione. Eridano "Dano" Battaglioli riesce a cogliere la bellezza delle piccole cose, ricordando momenti di vita vissuta, profumi della gioventù riscoperti, i colori incredibili e mai scontati della natura (egli è anche fotografo) e le persone, figure illustri, amici, parenti, il caro nipote. Di lui ha scritto il compianto Carlo Pagnoni: «La sua produzione è caratterizzata dalla continuità. La presentazione editoriale dei testi presenta ogni anno solo leggere modifiche che la migliorano senza alterarla. I temi continuano ad essere gli stessi: la natura, i ricordi d'infanzia, gli affetti famigliari riproposti però sempre in modo rinnovato e originale. Nelle poesie degli ultimi anni è progressivamente emersa una vena crepuscolare e un po' nostalgica, temperata dalla serenità, che si accompagna al passare del tempo della vita dell'autore».