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Ragionare di identità, senso di appartenenza e comunità è sfida complessa. Troppo facile rimanere imbrigliati in definizioni costruite nel linguaggio ma non sempre aderenti alla realtà, mutevole per natura. Eppure, Sonia Coluccelli riesce nell'impresa incardinando la sua riflessione su una parola fondamentale: dialogo. Un libro senza retorica nato dalla militanza interculturale dell'autrice e dalla sua esperienza nei campi profughi bosniaci. Dialogo come quello intrattenuto con la figlia, Irene Lashin - papà egiziano e musulmano, mamma italiana e cattolica francescana - dalla quale impara ad abitare la «terra di mezzo».