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Versi che raccontano l'amore, il silenzio e la bellezza sono al centro di un'intensa operazione interpretativa in cui l'autore condensa e distilla l'esserci nel mondo. Partendo dalle citazioni di opere altrui, tutte legate ai tre nuclei tematici ed esistenziali che si palesano in dettaglio e sguardo d'insieme, principio e fine, origine ed eterno, vengono poi sviluppate profonde riflessioni che, come un caleidoscopio, gettano luce su molteplici, e moltiplicate, immagini ideali. Una scrittura cristallina si vivifica in nuove domande poetiche, apparizioni oltre le visioni, ovvero sguardo potenziato che si fa doppio e triplo nell'udito e nel sentire del corpo. Le Sacre Scritture, Dante, Cavalcanti, Yeats, Novalis, Dickinson, Paz, Pound, Shakespeare, Petrarca, Cvetaeva, Saffo, Hölderlin, Rilke e molti altri divengono incipit scelti, linguaggio selezionato che alimenta rinnovati ancestrali discorsi, infinite voci dello stesso Verbo: coniugate dall'autore e, quindi, dalla risvegliata immaginazione del lettore.