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M.M. Judas torna per accompagnarci in un percorso in cui la paura è maestra, la sofferenza è trasmutazione e il senso di inadeguatezza nel semplice stare al mondo è la chiave per non smettere mai di cercare. In un mondo pieno di manuali di auto-guarigione e metodi per scovare il divino che c'è in noi, il misterioso autore dell'amatissimo La via della trasmutazione alchemica, vero caso editoriale del 2019, torna con nuove pagine dolci e graffianti per accompagnarci in un viaggio alla scoperta del lato più umano e spaventoso che abita le profondità di ciascuno. Per farlo ci racconta il suo itinerario, mai lineare, in un percorso in cui la paura è maestra, la sofferenza è trasmutazione e il senso di inadeguatezza nel semplice stare al mondo è la chiave per non smettere mai di cercare. Un tragitto "contro-mano", rispetto a quello che la moderna spiritualità insegna, al fine di tornare alle origini per scoprire, con sorpresa, la visione d'insieme. In questo viaggio l'autore non è solo. A scortarlo, una spietata compagna: Katunda è colei che, immune da compassione, lo guida in quei luoghi oscuri e profondi dove la speranza non è che un miraggio lontano e la presenza di una qualsiasi forma di divinità è sconosciuta. Una discesa in quel subconscio oscuro che governa i gesti di ogni uomo. «Infine, smisi di sperare. E qualcosa accadde. Smisi di sperare e per un infinito attimo morii. In quel deserto, in piedi di fronte a lei, ero all'interno di quell'infinito attimo. È proprio vero: la speranza è l'ultima a morire. Poi tocca a te». M.M. Judas.