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Scegliendo di adattare Tristano e Isotta, l'opera drammatica dell'adulterio mitico di Richard Wagner, Angélica Liddell opta per una grande storia d'amore impossibile e una composizione lirica molto espressiva. L'amore e la morte cantano per necessità, e il pubblico è invitato a vivere l'esperienza dell'assoluto. La storia degli amanti, nelle sue versioni musicali e letterarie, è una porta sulle emozioni nella loro forma più primordiale. Tra piacere e dolore. Con Liebestod, o "morte d'amore", la regista spagnola esplora le tragiche origini del teatro, ma anche della corrida, e ci invita a un'esperienza catartica, sacrificale e trascendentale. Riecheggiando il suo rapporto con il tempo - "Non mi interessa il futuro, mi interessa l'eternità" - Angélica Liddell apre le braccia agli amanti wagneriani, agli animali cacciati e al torero Juan Belmonte.