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«Se vi dovesse capitare di passare per Nurdeb e ammirare le splendide cupole delle Cinque Vie chiuse a cerchio, osservare i Nove Pinnacoli che indicano il cielo, allora forse, ripeto, forse, potrete capire cosa si prova a combattere il male senza armi, a reagire all'offesa fisica e verbale usando l'unica forza che una specie di "prete" può contrapporre: la fiducia nel suo unico Dio. Perché forse solo nella pazzia c'è la vera felicità, in una stirpe dove la donne non partoriscono più femmine e quindi destinata a terminare, a scomparire. Tutta colpa del Male, anzi di quel Male: il Figlio del Nulla, il Grande Traditore, l'Innominabile. Che è tornato ed è vicino. Troppo. Eppure il modo di sconfiggerlo c'è. Bisogna andare lassù, dove montagne invalicabili segnano i confini del mondo conosciuto. Cominciano così i viaggi dell'Arcano Murdot-Hal, dolorosi per un uomo, insopportabili per un monaco. Disavventure che lo fortificano, che lo fanno pentire di essersi allontanato dalla sicurezza della sua terra, che lo fanno esultare e a volte lo confondono. Ma un viaggio non ha senso senza un percorso, una via. E il nostro eroe-non eroe ne ha cinque da seguire ovunque sia diretto.» (Donato Altomare)