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«L'interesse di questo libro? Mostrare il legame tra due rivoluzioni. La prima riguarda l'edificazione politica dell'Europa che, passata in 70 anni da 6 a 9, 12, 28, 27 Stati; comprende oggi 450 milioni di abitanti ed è composta da popoli che non sempre si amano, che diffidano l'uno dell'altro e che da secoli si affrontano in violenti conflitti. Tutto sembra intenzionalmente fatto perché le cose vadano male eppure, nonostante i ripetuti annunci negativi, l'Europa si sta costruendo. La seconda rivoluzione è quella della comunicazione. Ma, si faccia bene attenzione, si tratta di una comunicazione che non ha nulla a che vedere con quella dei GAFAM, della tecnologia, dell'industria dei dati e del digitale. Una comunicazione che parte dalla realtà dell'incomunicazione. Queste due rivoluzioni si rinforzano reciprocamente. Da una parte, il progetto politico, di pace e di cooperazione, della più grande utopia oggi esistente. D'altra parte, la negoziazione come condizione indispensabile per costruire tale utopia» (Tratto dall'introduzione di Carlo Grassi).