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Nella nostra cultura il libro è ancora avvolto in quella "aura sacrale" che lo rende oggetto accessibile a pochi e incomprensibile a molti. Esso va esorcizzato e reso nella sua genuina veste di strumento per crescere. Per questa operazione abbiamo tracciato una "linea pedagogica" che tenesse conto della particolare fascia d'età dei ragazzi a cui ci rivolgiamo, la prima adolescenza, nella quale netta è la differenza tra il ragazzo di 10/11 anni che troviamo in 1° media e quello di 13/14 che si presenta all'esame di terza media. Il primo è ancora legato alla fantasia e all'immaginazione, mentre il secondo ha già operato un sostanziale distacco dal sé ed è pronto a rivolgersi al mondo degli adulti. Ogni testo è corredato di proposte di lavoro che, tenendo conto dell'età e degli interessi dei ragazzi, stimolino la creatività (la drammatizzazione del testo attraverso esempi di sceneggiatura, impostazione dei dialoghi, ambientazione, ecc.), la comprensione e l'interpretazione, l'approfondimento linguistico.