Tab Article
Durante la pandemia Bergamo è salita tristemente alle cronache per i suoi seimila morti. Rimane persistente l'immagine della fila di carri militari con le bare che il cimitero non può più seppellire. Ma c'è un altro pezzo di storia da raccontare. Perché in quei giorni Bergamo è stata anche uno straordinario laboratorio di resistenza. Questa è la storia di un gruppo di cittadine e cittadini che nel cuore dell'emergenza, in meno di una settimana, senza risorse, ha messo in piedi e gestito una rete solidale di consegne a domicilio di beni di prima necessità. Una rete di quasi 300 persone, che si è moltiplicata in una serie di azioni solidali sulle nuove povertà, sull'educazione non formale, sul sostegno alle persone migranti, sul supporto alla cultura e allo spettacolo dal vivo. Il libro racconta di un'impresa collettiva riuscita, di quanto può fare la comunità quando decide di unirsi e agire nel segno di una rinnovata solidarietà per una società più giusta e inclusiva.