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I Pulcinella di Severini, un Arlecchino portato in cielo di Enrico Sacchetti, maschere senza nome, larve metafisiche della casoratiana Marisa Mori, di un giovanissimo Aligi Sassu. Le maschere veneziane ma parigine, elegantissime, di Umberto Brunelleschi e Jean-Gabriel Domergue e quelle tenebrose, notturne, inquietanti di Alberto Martini. "Maschere Nude", così come le mise in scena Pirandello, e tra queste il volto di Ettore Petrolini, in un eccezionale nucleo di opere che lo ritraggono, che fu ad un tempo uomo maschera unico grazie alla natura, e molteplice quasi infinito, per quanti personaggi in commedia poté inventarsi, grazie alla sua arte pirotecnica.