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Torino negli anni Cinquanta era una città sospesa nel tempo. Nuvole grigie rubate al cielo sotto forma di una fitta nebbia l'abbracciavano quasi a voler impedire che l'energia andasse via. Figure tristi vagavano tra la foschia cercando di guardare oltre il passato e dare un senso alla propria esistenza. Erano ladri di nuvole. Simone Morganti era uno di loro. La sua anima ferita, come una barca alla deriva, cercava la luce oltre quelle nuvole che sembravano guidarlo e condurlo verso una difficile scelta.
