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L'atmosfera calda e accogliente della casa della nonna Ermelinda, il portamento elegante del nonno Filippo sono le note di apertura di questo appassionato racconto di famiglia che ci abbraccia e ci accoglie già dalle prime pagine in cui l'autrice ferma l'immagine, ancora nitida, della sua fanciullezza, tracciando le linee dei ricordi e delle emozioni a essi legate. Una storia che attraversa oltre un secolo di vite vissute, partendo da quelle remote dei suoi bisnonni per arrivare ai giorni nostri, imperniandosi su due pilastri: il primo che ricalca le orme vivaci e colorite dei momenti vissuti nel piccolo paese natale abbarbicato sui monti del Molise, con il racconto dei primi quattro anni di vita trascorsi soprattutto accanto alla nonna Ermelinda, vera istituzione familiare il cui appassionato ritratto resta impresso, per l'atmosfera dolce e affettuosa che la contraddistingue e che passa per le tradizioni locali, narrando delle festività vissute insieme ai parenti e ai primi piccoli amici. Il racconto, di proustiana memoria, che conduce inevitabilmente il lettore à la "Recherche du temps perdu", mostra, a chiare linee, il modus vivendi di un piccolo borgo dell'Italia meridionale che...