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Eckhart von Hochheim, meglio conosciuto come Meister Eckhart (in italiano Maestro Eccardo) è uno dei più importanti teologi, filosofi e mistici renani del medioevo cristiano, e ha contrassegnato profondamente tutta la storia successiva del pensiero tedesco. La sua produzione teologica e filosofica è molto vasta, ma le traduzioni in italiano tutt'oggi sono disarticolate e talora slegate da un sicuro corpus organico. È noto peraltro come per secoli nessuno degli scritti di Eckhart fosse conosciuto, eccetto un certo numero di sermoni, trovati nelle vecchie edizioni di Tauler, pubblicati da Kachelouen (Lipsia, 1498) e da Adam Petri (Basilea, 1521 e 1522). Le Prediche tedesche, poi, non essendo state scritte dal Maestro ma solo recuperate dalla sua viva voce e redatte da ascoltatori, si sono prestate ad ambiguità o ad arbitri interpretativi. Così dinanzi alle onde maestose di un pelago immenso di letteratura e di ricerca storica, critica, teologica e filologica, Vittorio Todarello prova a tracciare in queste pagine un ritratto del pensiero, della vita e delle opere di questo straordinario Maestro domenicano; e di un'epoca, quella tardo-medioevale, che, pur ricca di verità e di contrasti, per sua natura ha favorito piuttosto l'emarginazione culturale del suo pensiero.