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"Anoressia sentimentale" è surrealismo e astrattismo, è pop art in tempi dispari, parole bruciate dal vento. Poesie dove ciò che accade resta fuori dalla scena, scritte dall'autore con il solo scopo di mettersi a nudo davanti a chi legge con il suo bagaglio di cicatrici e crepe da cui filtra una piccola luce luminosa. Poesie nate di notte dopo numerose frequentazioni nei bar di Torino - alcune non scritte ma ricordate grazie a vecchi vinili e film in bianco e nero, altre dimenticate e poi recuperate in fabbriche abbandonate e piscine vuote - con l'autunno che culla le parole e incendia i tetti. Versi che fanno da colonna sonora a tramonti malinconici, il suono della periferia di una grande città, la pioggia che cade nel mare e forma onde più grandi. È nostalgia di qualcosa che non abbiamo vissuto, ricordi che diventano bagliori.