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Ninì è un giovane laureato in Storia dell'arte disoccupato e inquieto, insofferente agli entusiasmi dei suoi amici artisti. Assunto come guida al Museo delle Arti con un impiego stagionale, da giugno a settembre, Ninì scopre, in una saletta del museo, il cadavere di una giovane donna: il corpo viene ritrovato al centro di una messa in scena, come fosse il risultato di una macabra e inspiegabile performance. Oltre al cadavere, infatti, vengono trovati un quadro irrimediabilmente danneggiato, una borsa con la spesa e altri oggetti dall'aspetto rituale, alcuni addosso alla vittima. Da qui, la consueta ricerca del colpevole, del movente, della dinamica del delitto. "Artisti clandestini" è un romanzo giallo atipico: non ha una struttura ordinaria e più delle vicende narrate sono importanti gli stati d'animo del protagonista, la sua visione immaginativa, la sua irrequieta ricerca di una felicità mentale, lucida e sveglia.