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Esistono anime sensibili, nel mondo, che proprio per la loro fragilità si sono fatte dolci osservatrici di tutto ciò che accade. Anime sottili, sincere, con la capacità di trascrivere quello che provano e sentono. Sanno riassumere in versi emozioni cristalline, seppur invase da una notte buia, un po' alticcia e che odora di vino rosso, tabacco e aria viziata. Perché alle volte le sensazioni sono così tante da fuggire da qualche parte, dalla bocca come parole, dagli occhi come lacrime, dalle dita come carezze. Ma quando manca qualcuno che ascolti, qualcuno che ci porga un fazzoletto, o qualcuno che sia disposto a farsi abbracciare, ecco qui che le emozioni diventano altro. L'inchiostro di questa silloge poetica è graffiante, sottile, si dispone ordinato all'interno delle parole, dando loro vita e animandole di forza propria. Ed è proprio dall'inchiostro che si parte, perché se i tempi moderni ci hanno rinchiuso in pagine fatte di lettere tipografiche tutte uguali, Disperati pensieri di un incoerente si risveglia attraverso annotazioni, scarabocchi cerchiati come occhiaie che mutano e serpeggiano all'interno dei fogli.