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Una raccolta di 56 liriche suddivisa in quaderni (Quaderno di questi anni recenti; Quaderno di Sicilia; Quaderno pisano; Quaderno di viaggio; Quaderno d'Aosta). Il termine quaderno però non deve fare pensare agli illustri precedenti letterari, da Pirandello a Montale, passando per Gramsci; i quaderni di cui qui si parla vanno intesi nel senso di appunti, commentarii come si diceva nel lessico storiografico romano. In particolare in questa raccolta gli "appunti", le note di osservazione fanno riferimento alla dimensione del viaggio, viaggio fisico naturalmente, ma anche viaggio della memoria: il viaggio di Ulisse, come del più grande poeta arabo-siculo, il siracusano Ibn Hamdis, il viaggio del jazz e dei suoi interpreti, il viaggio attraverso i film e le colonne sonore, il viaggio di testi e libri, cantilene, parole, via via fino ad arrivare ai suoni, agli odori, ai colori, il viaggio attraverso i luoghi, quelli storici e quelli biografici (Sicilia, Pisa, Aosta). La musica che accompagna i versi è quella intrisa di nostalgia, nostalgica di un futuro che non si realizzerà mai, di Once Upon a Time in the West: "I hope you come back someday" dice Claudia Cardinale, "Someday" risponde Charles Bronson con uno sguardo che non riesce a reggere la vista della donna che ama.